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Studio Dentistico Anselmi

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Prevenire è meglio che curare!

Quante volte abbiamo pronunciato o sentito questo proverbio?

Ma cosa vuol dire davvero ‘’prevenzione’’?

Il compito della prevenzione è evitare che qualcosa di brutto accada PRIMA di arrivare al punto in cui sarà necessario intervenire per risolverlo.

Il più importante strumento di prevenzione per le malattie dei denti e della bocca è lo spazzolino!

Meglio spazzolino elettrico o manuale?

Argomento sempre più discusso, tutti i miei pazienti chiedono “ma cosa dovrei usare?”.

Sono entrambi efficaci, purché vengano utilizzati in modo corretto!

Ci tengo a sottolineare che non è lo spazzolino a fare la differenza, quanto le abitudini di igiene orale domiciliare.

Allora mi chiederete come mai si sente parlare così tanto dello spazzolino elettrico?

Oggi come oggi siamo sempre più attirati dalle nuove tecnologie, vogliamo risultati ottimali in poco tempo, fare meno sforzi possibili. Lo slogan che gira è: più efficace in minor tempo rispetto allo spazzolino manuale.

Vi dirò che non è così!

Il tempo da impiegare nello spazzolamento delle arcate dentarie e nella rimozione della placca batterica è di 2/3 minuti indipendentemente da che spazzolino utilizziamo.

Un valore aggiunto che può avere lo spazzolino elettrico deriva dalla maggior facilità d’uso rispetto a quello manuale,

che richiede manualità e una tecnica ben precisa.

Per questo può essere consigliato a chi ha una capacità manuale ridotta, per esempio gli anziani, le persone con disabilità o a chi non riesce a imparare la tecnica giusta da usare con lo spazzolino manuale.

Utile anche per i bambini per semplificare l’operazione di igiene soprattutto se portatore di apparecchi ortodontici,

ma non prima dei 7/8 anni e solo dopo aver imparato ad usare lo spazzolino manuale.

E’ però normale e prevedibile pensare che se un bambino inizia e si abitua a usare lo spazzolino elettrico sin dall’infanzia difficilmente crescendo lo abbandonerà sostituendolo con uno manuale.

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D’altra parte perché consigliare a una persona che utilizza in modo adeguato e che ha un’ottima igiene orale uno spazzolino elettrico al posto del suo fidato spazzolino manuale?

Non c’è ragione infatti.

Tutti i pazienti devono essere educati dal proprio igienista dentale a usare in modo adeguato lo spazzolino manuale prima di optare per uno elettrico.

Come abbiamo già detto non ci sono grandi differenze nell’efficacia della rimozione della placca poiché entrambi garantiscono una buona igiene orale, purché usati in modo giusto! Sia lo spazzolino elettrico che manuale, se usati in modo sbagliato possono provocare abrasioni dello smalto, recessioni (gengiva che si ritira) o non pulire in maniera ottimale.

Spazzolino elettrico: come si usa?

Non bisogna mai usarlo come uno spazzolino normale.

  1. Appoggiare le setole della testina inclinate a 45° rispetto alla gengiva su un dente alla volta, girandogli intorno e pulendo le varie superfici (davanti, all’interno, tra dente e dente)
  2. Durante l’operazione non fare pressione (alcuni elettrici hanno il sensore di pressione) sulla superficie del dente e lasciare che le setole roto-oscillino per un paio di secondi senza muoverle o strofinarle (basta appoggiarle)
  3. Spostare le setole sul dente successivo e così via, fare lo stesso sulle superfici interne, superiori e inferiori
  4. Dedicare la pulizia dei denti almeno 2 minuti (solitamente l’elettrico è dotato di timer).

Spazzolino Manuale: una questione di tecnica!

La tecnica, chiamata Tecnica di Bass modificata, è alla base di una buona pulizia così come il tempo da dedicare all’operazione (almeno 2 minuti).

  1. Inclinare le setole dello spazzolino a 45° rispetto alle gengive e spazzolare con un movimento rotatorio dall’altro verso il basso per l’arcata superiore, e dal basso verso l’alto per l’arcata inferiore
  2. Fare lo stesso movimento sulle superfici interne dei denti inferiori
  3. Spazzolare la superficie interna dei denti frontali con lo spazzolino tenuto in verticale
  4. Spazzolare la superficie masticatoria dei denti con movimenti orizzontali (avanti e indietro)
spazzolino manuale tecnica di Bass modificata

 

Bocca sana e sorriso smagliante!

Qualche piccolo consiglio per un’ottima igiene orale domiciliare quotidiana

  1. Aspettare sempre 20/30 min dopo il pasto prima di spazzolarsi i denti. Se avete assunto cibi acidi infatti, è bene aspettare che la saliva disattivi l’acido per non avere effetti di erosione sullo smalto dei denti.
  2. Lavarsi i denti almeno 2 volte al giorno (mattina e sera fondamentale)
  3. Servono almeno 2 minuti e la tecnica giusta affinché igiene sia considerata ottimale.
  4. Passarsi il filo interdentale prima di spazzolare i denti così da rimuovere i residui interdentali.
  5. Non dimenticare di spazzolarsi la lingua per rimuovere il biofilm responsabile di alitosi.
  6. Una volta a settimana si potrebbe applicare una mousse remineralizzante sui denti.
  7. Recarsi dal dentista almeno 2 volte all’anno per un controllo di routine e stabilire insieme al vostro igienista di fiducia i richiami di igiene orale professionale adatti a voi.

Vi chiederete dunque perché recarsi dal dentista se si sta bene?

Sottoporsi a visite di controllo periodiche senza un particolare motivo da segnalare è il mezzo più importante che abbiamo per intercettare possibili rischi, malattie in fase iniziale, individuare abitudini di igiene orale domiciliare sbagliate (che però ci sembrano giuste).

Chi non si reca dal proprio parrucchiere almeno una volta anno (noi donne ammettiamolo, anche ben 3/4 volte)?

L’estetista ci vede almeno una volta al mese!

Molti si preoccupano dell’aspetto economico perché “se vai dal dentista devi aprirti un mutuo”. Proprio per evitare di trovarci in situazioni che ci obbligherebbero ad un intervento odontoiatrico molto costoso dobbiamo cambiare mentalità, PREVENIRE e prenderci cura di noi stessi come se una visita di controllo dal dentista fosse un normale appuntamento di routine!

In particolare per  i bambini e gli adolescenti è fondamentale un corretto programma di prevenzione

perché in queste fasi della vita si può intervenire in maniera più efficace e far capire l’importanza della salute orale individuale fin dai primi anni.

Ricordiamoci che il primo dente permanente erompe intorno ai 6 anni e l’ultimo intorno ai 13/14 anni (togliendo il dente del giudizio a 17/25 ) dopo di che dovremmo aver cura dei nostri amici denti fino alla vecchiaia.

Quando portare il bambino dal dentista la prima volta?

 

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Da professionista mi sento di consigliare alle famiglie di poter portare un bambino piccolo dal dentista per un semplice controllo già dall’età di 4 anni, così da abituare il soggetto alla figura del dottore.

Come prima visita è prevista una presentazione dello staff medico, illustrazione dello strumentario, un giro sulla poltrona odontoiatrica e, se il bambino lo permette, il controllo del cavo orale. E’ sbagliato pensare invece di portare un bambino per la prima volta dal dentista a causa del dolore provocato da una carie in stato avanzato. Queste prime e brutte esperienze  porteranno il soggetto, anche da adulto, a provare uno stato di ansia, o nei peggiori casi la paura potrebbe diventare una vera e propria patologia (odontofobia).

Fluoro si, fluoro no ?

La fluoroprofilassi, intesa come prevenzione della carie attraverso l’utilizzo del fluoro, rappresenta il primo metodo di prevenzione contro la carie ed è necessaria per tutti gli individui.

Vediamo insieme i principali meccanismi d’azione del fluoro:

1.favorisce la remineralizzazione dello smalto demineralizzato;

2.ha effetto antimicrobico, soprattutto sullo Streptococcus mutans (il batterio responsabile della carie), diminuendone la capacità di adesione ai tessuti orali e i tempi di moltiplicazione;

3.rinforza la struttura cristallina dello smalto con deposizione di cristalli di CaF2 e formazione di fluoroapatite.

Il fluoro può essere somministrato attraverso due metodiche perciò dobbiamo fare distinzione tra Fluoro topico, dove il fluoro viene applicato direttamente sullo smalto dentale, e Fluoro sistemico assunto quindi per via orale sottoforma di gocce o compresse.

Da professionista mi sento di fare sempre riferimento a studi scientifici e di riportare gli aggiornamenti delle Linee Guida del Ministero della Salute (consultabili online).

Fluoro topico

La fluoroprofilassi topica è indicata in tutti gli individui e deve avvenire sempre!

Il fluoro tipico è presente nei nostri dentifrici quotidiani ma si trova anche sottoforma di gel, collutori e vernici in diverse concentrazioni. Il dentifricio fluorato che compriamo al supermercato e utilizziamo quotidianamente, quindi, rappresenta un mezzo di somministrazione di primaria importanza nella prevenzione della carie.

Dobbiamo prestare però attenzione ai bambini, poiché non sapendo ancora controllare efficacemente il riflesso della deglutizione, tendono a ingerire involontariamente parte del dentifricio durante le manovre di igiene orale domiciliare, con conseguente assorbimento sistemico. Un’assunzione eccessiva e protratta nel tempo di fluoro può essere causa di fluorosi dentale, patologia che si manifesta con macchie dello smalto. E’ indispensabile perciò l’assistenza da parte di un genitore nei primi anni di vita del bambino!

La differenza tra i diversi prodotti topici (dentifricio, gel, vernici) sta nella concentrazione del fluoro.

Collutori al fluoro        ~ 100-230ppm uso quotidiano domiciliare

Dentifrici al fluoro     ~ 1000-1450ppm uso quotidiano domiciliare

Gel al fluoro                 ~ 12.500ppm uso sia domiciliare dopo i 5/6 anni che professionale alla poltrona attraverso tray con frequenza semestrale

Vernici al fluoro          ~ 7000-22.500ppm uso professionale alla poltrona odontoiatrica ogni 3-6 mesi

Per tutti i soggetti per cui sia stato accertato (da parte dell’igienista/dentista) un rischio carie medio/alto sono necessarie misure preventive aggiuntive. Tra queste troviamo i gel e le vernici al fluoro.

Le vernici al fluoro sono una metodica preventiva aggiuntiva (non deve quindi sostituire l’uso del dentifricio quotidiano ma integrarlo!) Queste vernici sono state sviluppate per prolungare il tempo di contatto tra fluoro e smalto dentale, fungono cioè da serbatoio a lento rilascio di fluoro che dura almeno 12 ore. Nonostante le alte concentrazioni di fluoro, queste vernici sono considerate sicure poiché la quantità di prodotto applicato sullo smalto è minima.

Fluoro sistemico

Detto questo, l’argomento Fluoro sistemico è risultato uno degli argomenti più controversi e studiati negli ultimi anni e siamo andati a studiare i benefici, ma anche gli effetti negativi che potrebbero insorgere in seguito a somministrazione di fluoro sistemico.

Gli integratori fluorati devono essere prescritti dal pediatra nei casi di oggettiva difficoltà alla somministrazione topica di fluoro attraverso il dentifricio o come metodica di fluoroprofilassi aggiuntiva nei soggetti a rischio di carie.

Ad oggi, la fluoroprofilassi sistemica si consiglia dunque solo negli individui dai 6 mesi ai 6 anni poiché il fluoro sistemico agisce a livello della formazione del dente (quindi non quando il dente è già formato).

Quali sono i fattori di rischio che ci inducono a dire che un bambino ha anche bisogno di somministrazione di fluoro sistemico?

Rischio Elevato

  1. Almeno 1 carie presente in bocca o esperienze di carie negli ultimi 12 mesi
  2. Difficoltà nell’utilizzo di un dentifricio al fluoro 1000ppm
  3. Aree di demineralizzazione dello smalto
  4. Titolo elevato di Streptococco mutans.

Ma quali sono gli interventi di prevenzione che l’igienista può attuare e usare sul paziente sano per prevenire l’insorgenza delle malattie (carie, sensibilità, parodontite…) legate ai denti?

  1. Visite di controllo periodiche (almeno 2 volte all’anno quindi ogni 6 mesi) dove si possono intercettare anche eventuali rischi di malocclusione
  2. Applicazioni di fluoro (gel, vernici)
  3. Sigillatura di solchi e fossette

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4.Utilizzo di rivelatori di placca come strumento di istruzione e motivazione

5.Insegnamento delle tecniche di spazzolamento e uso del filo interdentale

6.Prescrizione delle mousse remineralizzanti dopo terapia ortodontica o in casi di sensibilità

7.Consigli alimentari

Per ogni domanda, dubbio o curiosità chiamaci o prenota una visita.

 

 

 

 

 

 

 







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