Quando lavare i denti? Prevenzione dentale negli adulti
Le malattie dei denti e delle gengive colpiscono la stragrande maggioranza della popolazione mondiale e sono strettamente legate agli stili di vita quali l’igiene e la dieta; alle cattive abitudini (fumo, alcool, poca attività fisica) e alla presenza di batteri contenuti nella placca dentaria.
I denti non servono solo per masticare , hanno un ruolo essenziale nell’articolazione della parola e nella vita di relazione.
Lʼimpossibilità di sorridere, a causa di una bocca poco “curata” può rappresentare una notevole limitazione ai rapporti sociali .
Un bel sorriso è sempre un ottimo biglietto da visita e predispone subito alla simpatia e alla comunicazione.
La salute orale non è solamente assenza di malattia, ma una condizione che influenza fortemente lo stato di salute e di benessere generale della persona.
Esistono, ad esempio, correlazioni tra malocclusione dentale e alterazioni della postura corporea , così come tra malattia parodontale (piorrea) e patologie dellʼapparato cardiovascolare e diabete.
Prevenzione dentale negli adulti
La mancanza di prevenzione porta all’aumento della prevalenza di carie, gengiviti e malattia parodontale (piorrea), con possibile perdita dei denti e disagi funzionali ed estetici.
La prevenzione delle malattie dei denti e delle gengive è legata a precise e costanti azioni di igiene orale e a corretti stili di vita.
Periodiche visite specialistiche, inoltre, permettono di intercettare subito eventuali malattie.
Quando lavare i denti
Una buona igiene orale prevede innanzitutto il corretto spazzolamento dei denti, che deve avvenire almeno 2/3 volte al giorno (dopo i pasti principali), e lʼuso quotidiano del filo interdentale o dello scovolino.
Tali manovre hanno lo scopo di eliminare meccanicamente la placca batterica.
Molto importanti sono le sedute di igiene orale professionale, per la rimozione del tartaro e della placca batterica, che possono insinuarsi in profondità all’interno del solco gengivale.
L’igienista dentale consiglierà il tipo di spazzolino più adatto e di filo interdentale o scovolino per ogni singolo paziente, così come suggerirà l’uso di collutori di diversa formulazione chimica a seconda della necessità (motivazione).
Gengivite: Infiammazione della gengiva
Si manifesta attraverso alcuni sintomi come gonfiore, dolore e sanguinamento.
Le gengive si ammalano principalmente a causa dellʼaccumulo di batteri.
La placca batterica si forma intorno ai denti anche se non assumiamo cibo , e se non viene accuratamente rimossa con lo spazzolino e il filo, provoca lʼinfiammazione della gengiva.
La gengivite trascurata e non trattata adeguatamente, può evolvere in parodontite ( piorrea) e provocare la perdita dei denti.
Cura per la gengivite
Esistono diverse cure per le gengive che il dentista o lʼigienista possono mettere in atto per migliorare lo stato di salute del cavo orale.
La più importante è la cosiddetta “terapia eziologica” (seduta di igiene orale professionale), che viene eseguita con strumenti manuali e ultrasonici, o anche con lʼausilio dellʼair abrasion con polvere di glicina o di eritritolo.
Questi strumenti sono in grado di agire e rimuovere la placca e il tartaro sottogengivale, eliminando i batteri e ristabilendo lo stato di salute delle gengive.
Le sedute di igiene orale professionale
Vengono effettuate dallʼodontoiatra o dallʼigienista dentale.
Durante la seduta di igiene dentale professionale vengono rimossi i depositi di placca e tartaro sopra e sottogengivali.
La necessità dei richiami di igiene orale professionale è diversa e cambia da individuo a individuo. Il periodo di tempo che intercorre tra una visita e lʼaltra varia in relazione alla gravità del quadro clinico, alla suscettibilità del paziente e alla sua attenzione nel mantenere delle buone regole di igiene orale domiciliare.
La frequenza va pertanto personalizzata dietro suggerimento dellʼodontoiatra e dellʼigienista dentale.
Peri pazienti maggiormente predisposti alla malattia parodontale, il richiamo semestrale è spesso insufficiente.
In questi casi è pertanto consigliato un richiamo più stringente, per esempio quadrimestrale o trimestrale.
Meglio spazzolino elettrico o manuale ?
Lo spazzolino da denti rappresenta il presidio fondamentale per rimuovere i depositi di placca.
Lo spazzolino manuale è quello più comunemente utilizzato, ma gli spazzolini elettrici di nuova generazione hanno mostrato risultati migliori e in tempi più brevi in termini di rimozione di placca. Diverse ricerche scientifiche hanno infatti dimostrato che che gli spazzolini elettrici riducono la placca batterica del 17% in più rispetto allo spazzolino manuale.
Questo significa che lo spazzolino elettrico è da preferire soprattutto nelle persone con scarse capacità manuali, come ad esempio i bambini, gli anziani e i soggetti predisposti alle malattie gengivali e parodontali.
In ogni caso il professionista suggerirà lo spazzolino più adatto alla vostra condizione clinica.
Fondamentale con entrambi i tipi di spazzolini è comunque la durata dello spazzolamento.
Per rimuovere la placca in maniera adeguata è necessario dedicare alle manovre di spazzolamento almeno 2-3 minuti 2/3volte al giorno.
Spazzolino elettrico: come si usa
Non bisogna mai usarlo come uno spazzolino normale.
- Appoggiare le setole della testina inclinate a 45° rispetto alla gengiva su un dente alla volta, girandogli intorno e pulendo le varie superfici (davanti, all’interno, tra dente e dente)
- Durante l’operazione non fare pressione (alcuni elettrici hanno il sensore di pressione) sulla superficie del dente e lasciare che le setole roto-oscillino per un paio di secondi senza muoverle o strofinarle (basta appoggiarle)
- Spostare le setole sul dente successivo e così via, fare lo stesso sulle superfici interne, superiori e inferiori
- Dedicare la pulizia dei denti almeno 2 minuti (solitamente l’elettrico è dotato di timer)
Il filo interdentale
Per una corretta igiene orale non basta utilizzare solo lo spazzolino. Per la completa rimozione della placca tra un dente e lʼaltro sono necessari strumenti più specifici come il filo interdentale o lo scovolino.
Il filo interdentale, grazie al suo intreccio sottile di fibre di nylon, è in grado di entrare nelle fessure dove lo spazzolino non riesce ad arrivare, generalmente consigliato per le persone che hanno spazi interdentali molto stretti, denti affollati e malposti.
Eʼ consigliato utilizzarlo almeno una volta al giorno, preferibilmente di sera e per un corretto utilizzo non basta inserirlo tra i denti e muoverlo avanti e indietro, è necessario abbracciare il dente e far scivolare il filo dalla gengiva verso lʼalto e viceversa, eseguendo movimenti decisi senza però provocare danni alla gengiva.
Recenti studi indicano quanto sia a volte difficile utilizzare correttamente il filo interdentale: in tal caso lʼigienista dentale valuterà a seconda delle zone e in base alla manualità del soggetto quando prediligere lʼutilizzo del filo o dello scovolino.
Essere efficaci nella rimozione della placca tra un dente e lʼaltro permette di prevenire la Gengivite, la Parodontite e la Carie.
Lo scovolino
Lo scovolino è uno strumento appositamente ideato per la rimozione della placca batterica dagli spazi interdentali ampi.
La scelta della sua misura deve essere adeguata a questo spazio.
Lo scovolino deve passare esercitando una certa frizione sulle superfici dentali, per garantirne adeguata detersione: va inserito delicatamente nello spazio interessato sia dalla parte esterna (zona vestibolare) che in quella interna ( zona linguale) e va mosso avanti e indietro così da fare in modo che lo spazio sia tridimensionalmente pulito.
E indispensabile in pazienti con malattia parodontale e va sostituito regolarmente.
I collutori
Il collutorio è usato sempre più frequentemente e supporta la rimozione meccanica, può avere diverse funzioni a seconda della sua formulazione
È importante saper riconoscere lʼazione svolta dal collutorio, perché non tutti sono uguali
Ne esistono di diverse tipologie:
- Con minerali come il fluoro: efficaci nella prevenzione della carie
- Con oli essenziali: insieme alla pulizia meccanica (spazzolamento e filo/scovolino), possono essere usati anche tutti giorni per limitare lʼinsorgenza di infiammazioni
- Con molecole antibatteriche: (la clorexidina) utili in presenza di malattie gengivali oppure durante specifiche fasi di cure parodontali ed interventi chirurgici. L’uso dovrebbe essere limitato ad un breve periodo e su indicazione del proprio igienista ed odontoiatria in quanto possono avere effetti collaterali (possono provocare la pigmentazione dei denti e l’ indebolimento del senso del gusto).
Il collutorio è invece molto utile come supporto alla quotidiana rimozione dei residui alimentari, quando non è possibile eseguire lʼigiene orale. Effettuare degli sciacqui aiuta a mantenere la bocca fresca e pulita ed è di supporto per alleviare i sintomi dellʼalitosi.
E’preferibile usare dei collutori a base di oli essenziali, privi di alcol e clorexidina, nel caso non ci fossero delle infiammazione importanti.
Per ogni domanda siamo disponibili e non vediamo l’ora di conoscerti.